I "LAMIENTI"

I "Lamienti" sono una componente di fondamentale importanza delle azioni rituali montedorese. Essi inoltre rappresentano un elemento catalizzatore dell'attenzione della comunità per tutto il periodo festivo. Complessivamente i "Lamienti" costituiscono un corpus omogeneo che in rapporto al testo verbale viene suddiviso in tredici brani detti "parti"
Sette sono in latino, gli altri in siciliano. Ogni "parte" è prevista all'interno di uno specifico momento del complesso generale della festa in cui può e deve comparire. L'esecuzione musicale si costituisce sulla successione di triadi complete in posizione fondamentale, quasi sempre con il raddoppio all'ottava della nota base dell'accordo.
La parte solista, detta "prima", presenta una notevole componente melismatica soprattutto in fase di cadenza. È sempre eseguita da un solo cantore. Il coro è a tre parti vocali denominate "secunna", "terza" e "bassu", che si collocano sempre al di sotto della melodia svolta dal solista.
La "secunna" e la "terza" si muovono esclusivamente per gradi congiunti all'interno di ambiti alquanto ristretti, il "bassu" realizza salti melodici (fra cui quello principale di quinta ascendente) eseguendo le note fondamentali degli accordi. Durante l'esecuzione i cantori si dispongono in cerchio secondo il seguente schema:

"prima"
"secunna" - "bassu"
"terza"

Tutte le partì vocali possono essere raddoppiate ad esclusione della prima.
Il numero dei "lamentatori" non è quindi rigidamente prestabilito: si va da un minimo di quattro fino a otto-nove cantori durante le processioni quando è necessario ottenere una elevata intensità di suono. La prima voce è l'unica a svolgere il testo verbale mentre il coro ribatte in alcuni casi quelle sillabe che nella dinamica dell'esecuzione musicale assumono particolare rilevanza.
L'esecuzione dei "Lamienti" richiede particolari competenze che si acquisiscono attraverso precisi iter di apprendistato. Fare parte della "squadra di lamentatori" è un tratto distintivo alquanto marcato all'interno della comunità. Diversamente da quanto avviene nella maggior parte dei paesi siciliani, gli esecutori non fanno parte di alcuna confraternita laicale essendo la confraternita scomparsa da almeno quarant'anni.
In passato gli esecutori davano vita a più formazioni fisse, spesso in reciproca rivalità. Ciascuna "squadra" apparteneva ad una delle confraternite presenti in paese oppure si costituiva sulla base di rapporti di amicizia, comparatico eccetera. In tempi recenti è in attività una sola "squadra" che comunque è formata da un numero tale di componenti da poter dar vita a due formazioni quando le esigenze del rito lo richiedono.
Ogni cantore di norma si specializza nell'esecuzione di una parte vocale, anche se diversi degli attuali componenti della "squadra", soprattutto tra i più giovani, sono in grado di realizzare più parti vocali. Oltre ai componenti diremo ufficiali della "squadra" vi sono altri montedoresi che occasionalmente partecipano all'esecuzione dei "Lamienti" rinforzando all'occorrenza le parti corali.
I testi verbali del repertorio montedorese sono tra di loro alquanto diversi. Le sette parti in latino sono costituite da brani provenienti dalla liturgia ufficiale. Di questi però vengono cantati solamente i versi iniziali. I singoli versi non coincidono comunque con unità pertinenti della formalizzazione del materiale musicale. Particolare attenzione è posta alla pronuncia di quella che potremo definire la parola-chiave: quella cioè con cui inizia ed attraverso cui si identifica ciascun brano ("Gloria", "Vexilla" eccetera). Tale parola, infatti, racchiude il senso dell'intero brano e indirizza l'intenzione comunicativa dell'esecuzione la quale prescinde dal significato originale del testo.
La pronuncia del testo verbale è per il resto assai imprecisa e difficilmente comprensibile all'ascolto. Le "parti" in dialetto sono per lo più costituite da testi assai diffusi negli altri repertori siciliani. In questo caso il significato è perfettamente comprensibile all'ascolto e i singoli versi coincidono con le unità formali minime dell'esecuzione musicale




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